Israele evacua Sderot: l’offensiva sta per scagliarsi su Gaza e si preannuncia già il disastro!

Israele evacua Sderot: l’offensiva sta per scagliarsi su Gaza e si preannuncia già il disastro!
Sderot

Il 15 ottobre 2023, le autorità israeliane hanno dato l’ordine di evacuare Sderot, una delle principali città vicino alla Striscia di Gaza, in vista di un’ampia operazione militare nella regione palestinese. Parallelamente, l’esercito israeliano ha continuato a concentrare truppe al confine.

Gli abitanti di Sderot sono stati trasferiti a Eilat, Gerusalemme e Tel Aviv, con le spese sostenute dal governo. Nonostante l’evacuazione fosse volontaria, questa mossa fa parte della strategia di Israele per allontanare i residenti dalle zone limitrofe alla Striscia di Gaza.

Finora, l’esercito israeliano non ha ancora lanciato l’atteso attacco terrestre a Gaza. Tuttavia, hanno avvertito della possibilità di “interventi militari significativi” nella zona. Il comandante delle Forze Aeree israeliane, il generale Tomer Bar, ha dichiarato che i suoi aerei stanno preparando il terreno per un’eventuale azione.

Nel frattempo, molti palestinesi stanno cercando di fuggire dalla parte settentrionale di Gaza. Secondo l’Ufficio delle Nazioni Unite per il Coordinamento degli Affari Umanitari (OCHA), si è verificato un “notevole spostamento” di civili verso sud in seguito alle minacce di Israele. L’agenzia dell’ONU per i rifugiati palestinesi ha stimato che fin dall’inizio del conflitto ci siano stati circa un milione di sfollati a Gaza. E sostengono che questo numero aumenterà se Israele continuerà a bombardare l’area.

In un gesto sorprendente, l’esercito israeliano ha aperto un corridoio di evacuazione per consentire agli abitanti di Gaza di spostarsi verso sud. Nonostante questa offerta, i bombardamenti non si sono fermati, costringendo decine di migliaia di persone a fuggire dalla zona settentrionale di Gaza.

Molti ospedali a Gaza hanno riscontrato difficoltà nell’evacuazione a causa della mancanza di risorse per trasferire i pazienti. Organizzazioni come l’ONU, l’Unione Europea e diverse ONG internazionali hanno denunciato questa situazione come una violazione del diritto internazionale umanitario.

Mentre il conflitto si intensifica, Israele ha interrotto l’approvvigionamento di acqua, elettricità e carburante a Gaza, impedendo anche l’ingresso di merci. Molti organismi internazionali hanno sollecitato Israele a revocare il blocco per fornire assistenza umanitaria.

La violenza ha causato la morte di oltre 2.400 persone a Gaza, superando il totale delle vittime del conflitto del 2014. In Cisgiordania, si sono verificate altre 55 vittime e oltre 1.100 feriti a seguito delle proteste. Al contrario, Israele ha riferito di aver subito più di 1.400 vittime e 3.500 feriti a causa degli attacchi di Hamas.

Mentre si prepara per l’invasione di Gaza, Israele ha dichiarato una zona chiusa lungo il confine libanese a seguito degli scontri con la milizia di Hezbollah e altri gruppi palestinesi in Libano.

Come risposta alla crescente crisi, il presidente egiziano Abdelfatah al Sisi ha proposto un vertice regionale per discutere dello sviluppo del conflitto a Gaza e della situazione palestinese in generale.