Minerale misterioso: la Kanatzidisite potrebbe rivoluzionare l’industria solare!

Minerale misterioso: la Kanatzidisite potrebbe rivoluzionare l’industria solare!
Kanatzidisite

Nel mondo dell’energia solare si fa strada una scoperta che potrebbe rivoluzionare l’efficienza dei pannelli solari. Si tratta della kanatzidisite, un nuovo minerale che sta attirando l’attenzione degli scienziati e dell’industria.

Questo minerale, chiamato così in onore del professore greco-americano Mercouri Kanatzidis, è stato rinvenuto in una miniera d’oro abbandonata nell’Ungheria settentrionale. Appartenente alla categoria dei calcogenuri, noti per il loro utilizzo in diverse applicazioni come celle solari, rilevatori di raggi X e gamma, e materiali quantistici e termoelettrici.

Secondo il professor Kanatzidis, la kanatzidisite potrebbe trovare diverse applicazioni molto promettenti. Potrebbe rivelarsi un eccellente materiale termoelettrico, capace di convertire il calore in elettricità, oppure potrebbe essere utilizzato come materiale quantistico topologico per la conversione dell’energia, o persino come superconduttore. Questa scoperta è particolarmente significativa poiché l’industria solare è costantemente alla ricerca di materiali alternativi al tradizionale silicio.

Attualmente, un pannello fotovoltaico medio converte solo il 20% dell’energia solare in elettricità, mentre i dispositivi ad alta efficienza possono arrivare al 23%. Il record attuale è del 26,81%, molto vicino al limite teorico del 29%. Un’efficienza maggiore permetterebbe di produrre più elettricità con dimensioni minori, riducendo i costi dei parchi solari e l’uso di suolo.

La perovskite è uno dei materiali alternativi più promettenti, grazie alle sue eccellenti proprietà di assorbimento della luce e di carica elettrica. Tuttavia, presenta delle sfide legate alla sua applicazione pratica, come la sensibilità al calore e all’umidità. Nonostante ciò, le celle solari a base di perovskite stanno suscitando grande interesse. La combinazione di perovskite e silicio potrebbe raggiungere un’efficienza superiore al 30%, e molte aziende stanno lavorando per rendere questa tecnologia una realtà pratica.

Ad esempio, Longi, una delle aziende leader nel settore, ha già raggiunto un tasso di efficienza del 33,5%. In Europa, la francese Voltec Solar ha programmato l’apertura di una fabbrica di celle perovskite-silicio nel 2025, con l’obiettivo di raggiungere una capacità produttiva di 5 gigawatt entro il 2030.

Questi sviluppi potrebbero portare a una significativa riduzione dei costi dell’energia solare e a un impatto positivo sull’ambiente, contribuendo a un futuro più sostenibile per tutti. La kanatzidisite, dal suo aspetto nero, è un minerale raro, ma si pensa che possano essere scoperti nuovi depositi una volta individuata la sua fonte. Se le proprietà di questo minerale si rivelassero utili per la creazione di celle solari più performanti, sarebbe un’ottima notizia per l’industria, che sta cercando nuovi materiali poiché la tecnologia al silicio si sta avvicinando al suo limite massimo di efficienza.

Attualmente, un pannello fotovoltaico ha un tasso di conversione dell’energia solare in energia elettrica intorno al 20%. I dispositivi ad alta efficienza possono arrivare al 23%. Il record, stabilito nel 2022 dall’azienda cinese Longi, leader nel settore a livello mondiale, è del 26,81%, molto vicino al limite del 29%.