Segreti e silenzi: l’incontro privato tra Meloni e Macron.

Segreti e silenzi: l’incontro privato tra Meloni e Macron.
Meloni e Macron

La complessità dei rapporti internazionali ha dimostrato che, anche nelle occasioni più solenni, la politica è una macchina che non si ferma mai. Questo è particolarmente evidente nella cerimonia in memoria di Giorgio Napolitano, il presidente emerito della Repubblica, che si è svolta a Montecitorio.

Immerso in un’atmosfera di rispetto e lutto, il luogo è improvvisamente diventato il teatro di un dialogo politico di alto profilo. La Premier italiana, Giorgia Meloni, e il Presidente francese, Emmanuel Macron, hanno colto l’occasione per discutere questioni di reciproco interesse. Non si trattava di un incontro pubblico, con delegazioni e rappresentanti ufficiali. Al contrario, era un tête-à-tête, lontano dalle luci dei riflettori, ma di cruciale importanza.

L’incontro tra Meloni e Macron ha avuto luogo vicino alla sala dei ministri, dove era stata collocata la bara dell’amato Napolitano. Tutto è iniziato con un breve scambio tra Macron e Sergio Mattarella, l’attuale capo dello Stato italiano, in presenza di un interprete. Questo breve scambio ha preparato il terreno per il successivo dialogo bilaterale, e la sua importanza non deve essere sottovalutata.

Tuttavia, è stata la lunga discussione tra Meloni e Macron a catturare l’attenzione della comunità politica. Per oltre un’ora e venti, i due leader hanno esplorato l’ardua questione dell’immigrazione. Questo tema, che ha scosso entrambi i paesi in passato, è rimasto al centro del dialogo. È chiaro che entrambi i leader considerano l’immigrazione una questione di fondamentale importanza, che richiede decisione e collaborazione. Ciò che rende questo incontro ancora più intrigante è la totale riservatezza scelta da entrambi al termine della discussione. Nessuna dichiarazione, nessun indizio su eventuali decisioni o accordi raggiunti.

All’esterno della stanza, Montecitorio era impregnato di un’aura di rispetto e commemorazione. Il feretro di Napolitano, scortato dalla moglie Clio e dai familiari, ha ricevuto l’ultimo saluto nella sala dei ministri. Un silenzio tangibile regnava, interrotto solo dai flash dei fotografi e da un improvviso squillo di un cellulare.

Diverse personalità politiche hanno reso omaggio al defunto presidente. Tra di loro, Ignazio La Russa, Presidente del Senato, Lorenzo Fontana, Presidente della Camera, e Sergio Mattarella. Altri leader internazionali, come Frank-Walter Steinmeier, presidente della Repubblica federale di Germania, e l’ex presidente francese François Hollande, erano presenti. Infine, Macron e la Premier Meloni, insieme alla presidente della Corte costituzionale, Silvana Sciarra, hanno chiuso la lunga fila di omaggi.

In conclusione, in un momento di lutto e commemorazione, la politica ha dimostrato ancora una volta di essere un organismo vivente, in continua evoluzione, capace di adattarsi e reagire anche nei momenti più inaspettati. L’incontro tra Meloni e Macron è una testimonianza di questo dinamismo, e rimane un simbolo dell’importanza delle relazioni bilaterali e della diplomazia nel mondo contemporaneo.